diario di una kajira

martedì 26 febbraio 2013

Intrappolata

Mi usa.Mi usa come se fossi un burattino.Sono legata da corde invisibili, catene che mi stringono i polsi, le caviglie, il collo. Catene così pesanti che stento a muovermi. Ma nessuno può vederle, a parte me.A parte Lui. Intrappolata in una ragnatela d'acciaio,sono rinchiusa in una bolla di cristallo trasparente,   nuda e sottomessa. Mi rigira tra le dita, tira le corde, mi fa assumere posizioni e mi lascia lì, ferma, in attesa. Sono il Suo burattino servile, la bambola con la quale giocare. Mi accende e mi spegne a Suo insindacabile giudizio. Perchè possiede la chiave della mia mente, e ogni azione è comandata dalla Sua volontà. I segni che restano sulla pelle sono il simbolo della mia libertà nell'essere schiava, nell'essermi donata completamente. La benda che porto sugli occhi sta a significare obbedienza cieca. Il corpo inanimato dimostra fiducia assoluta nella Sua persona.      Sono libera adesso.  
Ho l'ultima parola, sempre. Ho l'ultima parola.                                                          
 

Si, Signore.